” GIRO ” 2016: si scrive Nibali
ma si legge K R U I J S W I J K ! ! !
Questa è la M I A classifica finale del Giro 2016 :
1. KRUIJSWIJK 2. CHAVES 3. VALVERDE 4. ASTANA (soprattutto Scarponi, Fuglsang, Kangert e – massì ! – Nibali ). Partenza 19a tappa, Pinerolo-Risoul : in classifica, il “tulipano” precede Nibali di 4’43”; dopo lo scollinamento del Colle dell’Agnello l’olandese cade : acciacchi vari e frattura di una costola, che ne compromettono in maniera irrimediabile quello che al 99% sarebbe stato un happy end; Nibali vince con 4’54” su di lui, Chaves passa in testa alla classifica. 20a tappa: a S. Anna di Vinadio vince Rein Taaramäe, Nibali a 6’44” (e maglia rosa), Valverde a 6’57”, Kruijswijk a 8’13”, Chaves a 8’20”. Si chiude a Torino con questa classifica “ufficiale”: 1° Nibali, 2° Chaves a 52″, 3° Valverde a 1’17”, 4° Kruijswijk a 1’50”, ma non c’è dubbio veruno che anche stavolta il “vincitore morale” è proprio lui. Ecco una sequenza di immagini molto significative, una sorta di ‘Odissea’ del nederlandese, il quale tra l’altro – e con tutto il rispetto per i suoi compagni della Lotto NL Jumbo – in pratica non aveva quasi squadra.
” Bravo Steven ! Sei il più forte ! “
( Fotografia di Enzo RIVELLA )
Per completare il discorso, suggerisco di rivedere su YOUTUBE la durissima 16a tappa del Giro 2015: sulle rampe del Mortirolo sembra che Kruijswijk pedali… in pianura ! Una alla volta, miete un sacco di vittime, Fabio Aru compreso: ‘sopravvivono’ alle sue micidiali sferzate solo Contador e Landa, che gli danno pochissimi cambi; ad Aprica vince Landa, ma Contador (che è Contador!) afferma che il “vincitore morale” di quell’epica giornata è Kruijswijk: un tipo di vittoria che purtroppo ha avuto un seguito al Giro di quest’anno. E chiudiamo con Dante Alighieri: “Parole non ci appulcro ” (Inf. VII, 6O) significa che le fotografie non hanno bisogno di essere impreziosite con espressioni di plauso e di ammirazione, poiché parlano da sole.
Tot ziens ! (=Arrivederci! ), grande Steven !